martedì 22 luglio 2014

Lezione di civiltà

Devo confessare che mi lascia non poco perplesso la totale assenza di commenti scritti - non di quelli fatti a voce - da parte degli esponenti del PD alle proposte-richieste fatte da noi “non allineati” per tentar di capire se davvero il Pd ha intenzione di fungere da catalizzatore per tutto il centrosinistra, oppure se anche questa volta tutto si risolverà in un riallineamento di equilibri interni. Perplesso e anche abbastanza sfiduciato.
Anche per questo, in un periodo così buio, la riaffermazione di un normale livello di umanità diventa una lezione di civiltà di cui essere più che contenti, a cui aggrapparsi nella speranza che davvero si possa ripartire quando sarà finito questo orribile incubo popolato da Berlusconi e dai suoi sodali. A proposito: Brunetta, emettendo i suoi sproloqui sulla magistratura, o non si è informato, o non ha capito, o è in malafede; ma in ogni caso la domanda rimane sempre: come può uno così essere diventato ministro?
Ma torniamo alla lezione di civiltà che è stata data da uno di quei posti che viene sempre guardato con qualche diffidenza: il consiglio comunale di Udine. Questa volta è stato in grado di ricacciare il razzismo leghista e quello altrettanto becero di un paio di residui del Pdl, approvando la sacrosanta apertura di un cimitero riservato agli islamici e, quindi, ai riti e alle sepolture chieste da quella religione. E questa volta alla mozione del centrosinistra si sono aggiunti alcuni forzisti e i finiani capaci di sentire ancora umanità.
È un momento che fa sperare che forse, alla fine dell’incubo berlusconiano una vera destra e una vera sinistra, ricche di valori e non soprattutto attente a sorridere a coloro che pensano possano portare voti, potranno tornare a confrontarsi anche aspramente, ma con la convinzione che comunque gli avversari, pur con idee spesso non condivisibili, pensino al bene di un Paese e non di se stessi.

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