domenica 19 gennaio 2014

«Profonda sintonia»

«Profonda sintonia». Se le parole hanno un peso, allora delle due l’una: o Renzi non le capisce e il PD meriterebbe di avere un segretario più capace di “intellegere”, o Renzi le capisce e allora il PD meriterebbe di avere un segretario che pensi alle radici di quel partito e di coloro che quel partito hanno votato e non soltanto alle proprie vittorie personali. E dico personali perché a me di veder vincere un partito che si dice di centrosinistra, ma è in «profonda sintonia» con Silvio Berlusconi e le sue idee non solo non me ne importa niente, ma mi fa orrore. E mai mi sognerò di votarlo.

Per decenni abbiamo visto la sinistra autodistruggersi con attacchi interni da sinistra, con frazionamenti dettati da piccole vanità personali più che dalla ricerca del bene degli italiani (Bertinotti e Turigliatto, solo per citarne due). Era logico attendersi un tentativo di distruzione anche dalla destra interna; e puntualmente è arrivato.
Credo di essere in compagnia di moltissimi italiani che non soltanto non hanno «profonda sintonia» con Berlusconi, ma che ritengono fortemente offensivo che un personaggio salito alla segreteria e che rappresenta il partito e i suoi elettori, possa anche soltanto immaginare di proferire una simile frase.
Con Prodi, che pure di sinistra estrema non era, tutto questo non sarebbe mai accaduto. Ora forse è più chiaro perché sia stato tradito così vergognosamente da 101 del sedicente PD.

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