mercoledì 29 gennaio 2014

Il ricatto dell'Electrolux

Il giuslavorista Pietro Ichino afferma che il comportamento dell’azienda svedese dell’Electrolux nei confronti degli operai italiani ai quali, a parità di lavoro domanda una diminuzione di stipendio di circa il 40 per cento, se questi posti di lavoro li vogliono conservare, non è un ricatto, bensì la raffigurazione di un sistema in crisi. Il finanziere Davide Serra, dal canto suo, scrive in un tweet che la richiesta di Electrolux è «non auspicabile», ma razionale.
Si potrebbe replicare a queste due affermazioni facendo spallucce, se questi due signori fossero di destra, ma il problema è che il primo è stato il principale ispiratore economico di Renzi e il secondo è il principale sponsor economico dell’attuale segretario del PD. Molto mi colpisce il fatto che Renzi non abbia sentito il bisogno di separare la propria posizione da due persone che indubbiamente gli sono state e probabilmente gli sono ancora vicine.
Il sospetto, poi, non si dissolve ascoltando la responsabile Lavoro del PD, Marianna Madia che non apprezza la proposta dell’Electrolux, ma dice anche che «per trattenere qui il lavoro dovremo fornire alle aziende condizioni adatte». A me sarebbe piaciuto anche sentirla dire che per trattenere in questo mondo i lavoratori si dovrà fornire loro un’entrata economica adeguata al lavoro che svolgono e alle necessità della loro sopravvivenza.
Per fortuna anche tra i renziani c’è qualcuno che continua a sentire come propri i valori del centrosinistra tra i quali al primo posto non ci sono soltanto i desiderata delle industrie per far ulteriormente lievitare gli utili, ma anche le necessità dei cittadini. Debora Serracchiani, per esempio, scrive in maniera totalmente condivisibile: «No al ricatto sulla pelle degli operai e della popolazione».
È certo che, dopo il dialogo di «profonda sintonia» di Renzi con Berlusconi su una legge elettorale che dona al condannato ed espulso nuova apparente legittimità politica, questa posizione morbida davanti al ricatto dell’Electrolux fa aumentare a dismisura i nostri dubbi.
Detto in soldoni: è il partito che ha sbagliato la scelta del suo segretario? O è il segretario che ha sbagliato partito? O, ancora, siamo noi ad avere sbagliato a votare PD credendo fosse tutto un partito di centrosinistra?

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