venerdì 1 novembre 2013

La corsa al peggio

Di almeno una cosa bisogna dar atto ai cosiddetti “tecnici”: di avere dato – per quel che si può e in senso relativo – dignità ai politici. Basterebbe pensare all’incredibile suicidio politico del capofila dei tecnici, Mario Monti, ai disastri e alle gaffes firmati dalla Fornero, alle miserande soluzioni escogitate da illustri economisti che hanno soltanto predicato tagli senza pensare che così non muore l’economia ma un intero Paese; e si potrebbe andare avanti.
Adesso, però, credo che Anna Maria Cancellieri abbia posto la lapide definitiva sulle ambizioni dei “tecnici” di governare un Paese. Il suo comportamento sul caso Ligresti è – a essere buoni – incredibile: possibile che non le sia neppure passato per la testa che un Guardasigilli non deve interferire con l’operato della magistratura? Che il suo telefono non serve per sentirsi chiedere favori e per richiedere a sua volta favori che, se detti da un ministro, diventano imperativi? Che non soltanto i ricchi e potenti soffrono la reclusione in carcere?

E non può certo sperare che la sua scorrettezza istituzionale possa essere dimenticata davanti al fatto che l’immagine del ministro della difesa Mario Mauro sia usata come pubblicità dalla Lockheed per propagandare gli F35, ridando fiato nella corsa al peggio tra “tecnici” e “politici”.

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