giovedì 2 maggio 2013

L'importanza di un voto

Il commento di  Maurizio Menegazzi  al mio precedente “Eppure…”, nel quale preconizzava che il governo Letta avrebbe perso la vita, o l’anima, tra il 6 e l’8 maggio, quando o la magistratura bloccherà Berlusconi, o Berlusconi bloccherà la magistratura, mi sembrava perfetto. E, invece, peccava ancora di ottimismo perché fin dal giorno della fiducia colui che è la causa principale dei disastri italiani dell’ultimo ventennio ha cominciato a minacciare la vita del governo minacciando la crisi sia nel caso l’Imu non venga cancellata e non sia restituita la rata già pagata (misura che aiuta poco chi ha una casa soltanto, ma molto che, come Berlusconi possiede ville, edifici e appartamenti a decine), sia nell’eventualità che lui stesso – il primo nemico della Costituzione – non venga messo a capo della commissione che la Costituzione dovrebbe ritoccare e non stravolgere.
Non credo assolutamente che Berlusconi pensi davvero che questi suoi ricatti possano essere accettati dal PD, ma semplicemente che stia preparandosi ad assumere ancora una volta  quel ruolo teatrale che più gli si attaglia e che meglio sa interpretare: quello della falsa vittima che tanta presa fa su una fetta dell’elettorato, quella più affezionata alle sue televisioni. Quando poi arriveranno le sentenze della magistratura potrà ancor meglio denunciare le “toghe rosse” e il “sinistra comunista” e, fidando nei sondaggi che lo danno favorito, costringere tutti a tornare alle urne accusando chi non ha subito il ricatto e non chi lo ha fatto.
L’unica alternativa possibile: un governo del centrosinistra con i grillini appare impossibile visto che anche Grillo pensa soprattutto al risultato delle prossime elezioni.
Anche in quest’ottica il voto di domenica al ballottaggio per le comunali di Udine appare di grandissima importanza: la rielezione di Honsell sarebbe una nuova dimostrazione, dopo il successo della Serracchiani, che un comportamento serio e responsabile del centrosinistra può portare alla vittoria delle idee, dei programmi e della serietà contro i ricatti che ammorbano la nostra politica da troppi anni. E che dove il centrosinistra è impegnato soprattutto a costruire qualcosa piuttosto che a distruggere il vicino, si solleva inevitabilmente il nebbione di disapprovazioni verso il PD che impedisce di vedere con chiarezza la pochezza dei programmi del centrodestra che, con il loro quasi totale immobilismo, hanno messo in ginocchio l’Italia e la nostra regione.

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