mercoledì 12 dicembre 2012

Lo sprezzo del ridicolo

È incredibile come in Italia siano in tanti ad agire con sommo sprezzo del ridicolo.
Cito, solo per parlare degli ultimissimi giorni, Beppe Grillo che dice: «Se mi accusate di non essere democratico, vi caccio fuori dal partito». E lo fa, anche se sono tantissimi dei suoi a ribellarsi per questo diktat antidemocratico.
Oppure Berlusconi che afferma che lo spread è un imbroglio di cui non merita parlare. Che sia un imbroglio tra i tanti creati dalla finanza per portare via soldi agli altri, siamo d’accordo. Sul non parlare dello spred e delle cause che lo hanno fatto inalzare di tanto, decisamente no, visto che ogni variazione di spread comporta maggiori o minori esborsi per interessi dell’ordine di milioni di euro.
E ancora: i berlusconiani dicono che Berlusconi è un fervente europeista. Tanto europeista da dire che l’Europa non esiste se non per obbedire agli ordini della Germania e che bisognerebbe uscire dall’euro per stampare nuova carta moneta.
Mi fermo qui, ma si potrebbe andare avanti a lungo.
La cosa strana è che nel resto del mondo queste cose sarebbero sepolte immediatamente da immensi cumuli di risate. In Italia, invece, ci si preoccupa dei risultati che queste incredibili portatori di faccia tosta potrebbero ottenere alle elezioni.

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