lunedì 5 ottobre 2009

Le ”bufale” su internet

In una mail, come promesso, il signor Alvise Lesna mi invia un pdf con delle immagini di islamici che reggono cartelli con scritte minacciose e accompagna questo invio con la frase «Vediamo se ha il coraggio di pubblicare queste immagini nel suo blog! Se lo farà allora cambierò opinione su di lei».
Mi spiace, ma queste immagini non le pubblicherò e non perché me ne manchi il coraggio, ma semplicemente perché sui tratta di una “bufala”; sono usate, cioè, in un contesto falso. Non si tratta, infatti, di fotografie scattate, come afferma il pdf, «recentemente» durante la manifestazione londinese di “Religione per la pace”. Un pdf che, tra l’altro, si conclude con un altrettanto minaccioso «Fino a quando continueremo a sopportare tutto questo?».
Si tratta, invece, per la maggior parte, di fotografie dell'Associeted Press scattate quasi quattro anni fa, nel febbraio 2006, davanti all'ambasciata danese a Londra, nel corso di una manifestazione di protesta per le vignette di satira su Maometto che gli islamici percepirono come blasfeme.
In quella manifestazione la polizia arrestò cinque dimostranti e poco dopo Muhammed Abdul Bari, del Consiglio Mussulmano di Gran Bretagna, dichiarò all'Indipendent che «coloro che si impegnano in azioni delittuose e coloro che li appoggiano sono nemici di tutti, mussulmani e non mussulmani, perché agiscono contro i nostri valori condivisi».
Diversa fu la reazione dell'attuale ministro Calderoli. Si presentò in televisione con una maglietta che riproduceva la vignetta incriminata, dichiarando che avrebbe portato dei maiali a orinare sul suolo destinato alla costruzione del centro islamico di Bologna, per rendere il terreno impuro.
Gli estremisti, quindi, esistono da tutte le parti purtroppo. Come pure le persone ragionevoli e disposte al dialogo che però lei non vede, o addirittura disprezza. Internet è evidentemente una grande fonte di informazioni, ma manca del tutto di garanzie di attendibilità delle notizie e quella dell’inesistente manifestazione "religione per la pace" è ormai in giro da tanto tempo e sembra impossibile fermarla.
L’obiettivo di chi ha creato questo falso è quello di creare danni incitando più gente possibile all'odio e alla intolleranza. Responsabilità di chi lo diffonde senza controllarlo è quella di aiutare i fondamentalisti di tutte le religioni. Come, del resto, fa chi vuol negare a chi ha un’altra fede anche il diritto di una sepoltura religiosa.
Per il resto delle sue "accuse", è vero, spesso siamo degli idealisti e, per quanto strano possa sembrarle, ne siamo anche fieri. E, sempre per quanto strano possa sembrarle, non ho nemmeno intenzione di dirle se e quando faccio qualcosa per gli immigrati. Sia perché non vedo cosa ci sia da vantarsi, sia in quanto non accetto minimante di fare differenze tra un islamico e un cristiano che soffrono.
Glielo ripeto: questo blog è sempre stato aperto e tale rimarrà, ma se pensa di poterne indirizzare i contenuti, si sbaglia della grossa.

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